ALGHERO – In questo caso non non basta dire, “tanto tuonò che piovve”, ma sarebbe più corretto parlare di tempesta, bufera, urgano e via dicendo. Ciò a seguito di quanto è accaduto in questi tre anni di amministrazione Bruno. E, com’era atteso da molti, vista la quasi totalità di mancanza di risposte sui maggiori temi della del territorio, ma anche su questioni cittadine come l’ex-Caserma e il regolamento dei Suoli Pubblici, l’Udc, di fatto, esce dalla maggioranza. Questa, in anteprima ed esclusiva pubblicata da Algheronews.it, la nota che sarà diffusa dal partito dello Scudo Crociato a seguito della riunione di questa sera che si è chiusa pochi minuti fa.
“Il gruppo consigliare e il coordinamento cittadino dell’Udc di Alghero, a seguito di attenta riflessione al proprio interno sulla situazione politica cittadina, ha deciso di garantire d’ora in avanti l’appoggio esterno al Sindaco per il governo della città, con l’intenzione di confrontarsi, con senso di responsabilità, su punti programmatici, convergenti, avendo come unico obiettivo il bene della collettività”. Firmato dai consiglieri comunali Alessandro Loi (capogruppo) e Donatella Marinoa e anche dai rappresentanti del direttivo cittadino Lelle Salvatore e Nina Ansini”.
Poche, ma chiare, parole che in politica vogliono dire solo una cosa: la fine dei rapporti tra il partito e il sindaco. Resta da comprendere cosa farà l’assessore Marisa Castellini in quota Udc, ma come noto da tutti, indicata anche da altre aree della maggioranza e voluta anche dal sindaco. Perciò a questo punto, se non dovesse dimettersi, potrebbe essere anche considerata fuori dall’Udc. E questo, senza considerare i gravissimi problemi in seno al suo assessorato travolto dal terremoto giudiziario che ha visto il dirigente finirà agli arresti (poi revocati, in attesa del processo) per il caso del campo di Maria Pia.
Dunque, un ennesima tegola, la più pesante, sulla testa di Mario Bruno che, nonostante, come è commento diffuso in città, “tanto non molla”, quasi fosse una sfida personale, dove la città è finita in terzo piano, oramai, forse, è giunto il momento di rendersi (anche pacificamente) conto che la sua esperienza amministrativa è giunta, volenti o nolenti, al capolinea. . Del resto, da oggi, è svanito il “magico” numero 13, se dovesse ritornare la Oggiano da Roma e anche Moro, potrebbero arrivare a 12. Dunque, sindaco senza più maggioranza.
Nella foto l’ex-assessore Nina Ansini e il capogruppo dell’Udc Alessandro Loi
S.I.