ALGHERO – Alghero una squadra di calcio ce l’ha ed è l’Audax. Certo, è in “Prima Categoria”, dopo la trionfante promozione dopo l’avvincete sfida col Treselighes, certo, ha i colori “Bianco verdi” che rappresentano la storica compagine del campo Don Bosco. Ciò detto, Alghero ha una squadra ma non ha i colori “Giallo rossi” e soprattutto non è la medesima, almeno dal punto di vista nominale, oltre che cromatico, che ha segnato la storia del calcio regionale e pure oltre. Senza considerare il campo da gioco: il mitico stadio Mariotti.
Così, senza nulla togliere all’impresa dell’Audax che da decenni rappresenta Alghero nei campionati locali di calcio, è arrivata l’ora che il Comune catalano d’Italia abbia di nuovo i suoi colori e, se possibile, il suo stadio che, tra l’altro, si trova in una posizione di straordinaria importanza e che già oggetto di vari progetti di recupero con anche la creazione di servizi (parcheggi, palestre, aree ristoro, svago, verde e, ovviamente, il campo da gioco). Operazione attesa da anni e che se portata a termine potrebbe rilanciare un’area pregiata di Alghero e non solo. Infatti, come già ribadito più volte, ridare vigore al calcio vuole dire anche ampliare l’orizzonte della città e dei suoi abitanti, in particolare dei più giovani.
Senza svelare nessun segreto, c’è un gran parlare di un ritorno in grande stile dell’Alghero Calcio. Si parla di un gruppo di imprenditori locali con a capo un importante impresa del territorio che vuole acquistare un cartellino creare una nuova società e portarla, al più presto, dove merita. Colori Giallo rossi e nome dell’Alghero, queste sono le due pregiudiziali, insieme al recupero del Mariotti, che sono in cima, pare, alle indicazioni programmatiche, oramai già in attuazione (con anche avanzante interlocuzioni con l’Amministrazione Comunale), della nuova compagine societaria.
Chi meglio di Gavino Scala, già consigliere comunale, ma soprattutto grande uomo di sport e allenatore della gloriosa Alghero Calcio, può commentare questo rinnovato fermento che c’è in città intorno al pallone. Ed è così che, negli scorsi giorni, lo abbiamo intervistato.