ALGHERO – Nei pressi della costa del Lazzaretto – il 14 maggio 1943 – fu preso di mira con un mitragliamento aereo tuttora inspiegabile per l’obiettivo in se inerme, un gruppo di barche impegnate nella pesca. Fra gli equipaggi si contarono sei vittime: Michelangelo Accardo, Antonio Alfonso, Giovanni Antonio Caria, Santino Rondello, Giuseppe Salvatore e Pasquale Salvatore. Fu solo il preludio di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, quando il 17 maggio 1943 gli alleati bombardarono pesantemente Alghero con esiti drammatici. “Oggi, con un monumento a loro dedicato ricordiamo quei sei pescatori algheresi, padri di famiglia, che non fecero più ritorno a casa, la cui “colpa” fu solamente quella di trovarsi in mare, l’unico mezzo di sostentamento sul quale loro e le loro famiglie potevano contare. A loro, alle loro famiglie va il nostro pensiero, ricordando un periodo triste della nostra storia al quale sarebbero seguiti estenuanti sacrifici ma che segnò anche il principio della ricostruzione e della rinascita”. Così il sindaco di Alghero, Mario Conoci, che ha voluto ringraziare a nome dell’amministrazione i familiari delle vittime ed in particolare al sig. Giuseppe Salvatore e l’artista e scultore Mario Nieddu per l’opera, le autorità civili, religiose e militari presenti e la Banda A.Dalerci.