ALGHERO – Urbanistica sempre in primo piano. Come se fosse la fonte delle ricchezza da cui approvvigionarsi e non una materia tecnica al servizio della popolazione e dunque al benessere dello stesso. Invece no. Viste diffuse incapacità, un’economia che, a seguito della mancanza di definizione di altri modelli, è ancora in parte legata all’edilizia (seppur in stato comatoso da anni) e soprattutto visti provvedimenti che hanno paralizzato il tessuto economico (vedasi Ppr) e ancora di più a seguito dell’assenza degli strumenti locali di programmazione (Puc, Pul e via dicendo), il tema dell’Urbanistica è ancora tra i più titolati per fare da protagonista nel panorama della politica sarda. Questo anche perché in Regione si sta cercando (da anni) di approvare una nuova legge che vada proprio a superare il documento ideato e voluto dalla Giunta Soru. Un’operazione non facile che ha visto già cadere un esecutivo (Cappellacci) e rischia seriamente di far finire anticipatamente anche quello attuale guidato da Pigliaru.
Da Cagliari ad Alghero anche nella Riviera del Corallo il tema è sempre “caldo”. Nonostante siano attese da troppo tempo scelte indirizzate a creare “aree di sfogo” per urbanizzazione e sviluppo, si continua a costruire in centro e soprattutto si è a tutt’oggi ancorati ad uno strumento vecchio di 30 anni. Ma, sul tema, dal Capo di Sotto fino alla città catalana, Forza Italia-Alghero, come hanno fatto sapere i loro rappresentanti, non ci sta a passare come partito che ostruisce lo sviluppo. E sul tema, che ha anche recentemente scatenato una diatriba tra azzurri e assessore Balzani, abbiamo intervistato il consigliere regionale e già sindaco di Alghero, Marco Tedde che proprio sul Puc fu, nel 2011, fatto cadere qualche mese in anticipo rispetto alla fine naturale del suo mandato.
Nella foto e video l’onorevole Marco Tedde
S.I.