ALGHERO – Tra errori cartografici, scelte non fatte e risposte disattese il Comune rischia di perdere larga parte di Maria Pia. Da decenni quell’area viene indicata come la vera valvola di sfogo dello sviluppo di Alghero in termini di servizi per lo sport, intrattenimento e soprattutto per la creazione di nuove e moderne strutture ricettive. E invece, nonostante vi sia un progetto già avviato e rispondente alle necessità di sviluppo alberghiero della Riviera del Corallo, tutto è fermo, o quasi, da quasi un lustro. Non tutto però è bloccato. Infatti i processi per le varie richieste di usucapione vanno avanti. C’è il ricorso alla Cassazione da parte di Antonino Porta che si basa su un errore cartografico di Sant’Anna e ciò permetterebbe di usufruire anche di una maggiore porzione di terreno rispetto a quelli che erano gli auspici dello stesso privato. Insomma, per il Comune, dunque per gli algheresi, potrebbe essere oltre il danno la beffa. L’amministrazione Bruno, da ultimo, ha indicato altro difensore Lelle Salvatore, mentre Porta avrà come avvocato Stefano Carboni.
Fa ancora più discutere, un’altra vicenda sempre collegata a Maria Pia e nello specifico all’immobile che insiste davanti al Tennis Club, da anni in decadenza e in abbandono: l’ex-scuderie dell’Ippoclub Alghero. Un centro di eccellenza che in passato ha visto tra gli iscritti anche Matteo Guillot, il mitico Pietro Mugoni (quella della villa a Porto Conte) e personaggi in vista della società locale e della Provincia. Dopo la fine del suo utilizzo, nel 1969, il custode, il signor Deriu, è rimasto a vivere con la famiglia nella struttura. Da ultimo il Comune, nei confronti del quale era in essere una vertenza legale poichè il privato rivendica l’usucapione ultra-quarantennale, ha ben pensato di dare corso ad un’azione perentoria con l’intervento delle forze dell’ordine attraverso l’uso di una decina di uomini tra carabinieri, vigili del fuoco e polizia municipale per mandare via il custode il quale aveva chiesto due mini-appartamenti, anche popolari, per lasciare lo stabile e lotto (in totale quasi mezz’ettaro) di Maria Pia. Ma non c’è stato niente da fare. Il comune è andato avanti, ma il signor Deriu, difeso dall’avvocato Stefano Carboni, ha impedito ogni accesso alla struttura.
A ciò si aggiunge il pronunciamento del Tar che ha statuito l’illegittimità dell’atto di sgombero predisposto dal Comune. In questo modo i residenti possono stare nell’ex-centro ippico. Del resto custode e famiglia ci sono, oramai, da quasi 50 anni. Senza dimenticare che anche l’attuale Tennis Club era in passato un tracciato per l’equitazione oltre che insiste anche un altro lotto, sempre facente capo all’allora Ippoclub, adiacente il campo da baseball. Ora si attende il pronunciamento definitivo del Tribunale Civile che arriverà entro 60 giorni. Salvo sorprese, l’organismo giudiziario dovrebbe dare ragione al privato. A quel punto, quest’ultimo, forte del pronunciamento del Tribunale, che di fatto è un vero atto pubblico di proprietà, potrà vendere a chi vuole. Ciò potrebbe sbloccare, finalmente, qualche investimento privato di valore utile a dare lustro ad un immobile in totale decadenza.
Nella foto l’ex-Ippoclub oramai, da diversi anni, un immobile fatiscente e decadente
S.I.