ALGHERO – La legge sulle Unioni Civili voluta dal Governo Renzi e approvata dal Parlamento ha creato un dibattito molto acceso. Renzi ha scelto giustamente di regolamentare una questione che solo l’Italia vedeva scoperta. Entrando nel merito si potrebbero dire tante cose, certamente alla fine si tratta di una normativa che seppur necessaria trova parecchi pareri discordanti. Soprattutto per la possibilità, che l’ala sinistra del Parlamento (all’inizio pure i Grillini) negava ed invece, come pubblicizzato da Vendola e il suo compagno, di poter “acquistare un figlio”. Una dinamica che non può che lasciare perplessi e anche scioccati riguardo quelli che possono essere i risvolti ovvero chi ha i soldi ha figli, gli altri no.
Un’agire opposto a quelli che sono i dettami da cui proviene proprio l’ex-presidente della Regione Puglia e leader nazionale di Sel. E il tema, infatti, vede un commento critico proprio da un importante esponente della medesima area politica, l’ex-deputato dei Comunisti Italiani Elias Vacca. “Buona vita al piccolo Tobia Antonio e felicitazioni ai genitori Vendola/Testa. Purtroppo però si torna a capo: la pratica detta dell’utero “in affitto” sarà un ulteriore spartiacque tra chi può e chi no. Chi ha e chi non ha i soldi. E quindi è vero che c’è un problema di coscienza, ma di coscienza di classe”. Un commento duro che fotografa al meglio quello che potrebbe accadere, anzi che già accade, seppur in rispetto della normativa vigente.
E l’argomento, come detto, fa discutere. Cosi registriamo anche il commento del consigliere del Pd Enrico Daga. “Posso dire che io dubbi non ne ho e che questa cosa dell’utero in affitto è aberrante? Che questo gesto riassume in un colpo solo l’egoismo, il menefreghismo, e la disgustosa pratica di comprare col danaro, modificandolo, il corso della natura e, lasciatemelo dire, l’etica? Se, come ho detto, questo gesto, dal punto di vista degli adulti, a mio avviso, è quanto di più sfrontato, dal punto di vista del bambino, fa male al cuore. Fa quasi disperare”.
Seppur con esperienze politiche passate e presenti distanti e comunque connesse a partiti e compagini diverse, anche le parole di Michele Pais di Forza Italia non si allontano troppo da quelle espresse da Vacca e Daga. “Non esprimerò nessun giudizio o un solo parere sulla vicenda della del figlio di Vendola e compagno. Provo, però, assoluta pena per questo bambino per quando, tra 15 anni, leggerà o rivedrà tutte le bestialita’ che si stanno dicendo sul suo conto. Non mi uniro’ mai a questo coro animalesco, nonostante abbia convinzioni etiche molto chiare sul punto. Mi hanno insegnato che non si debba far pagare ai figli le colpe o le vergogne dei genitori. Ecco, personalmente non inizierò ora. I bambini vanno protetti. Tutti. Sempre”.
E questi commenti cristallizzano il fatto che sui temi etici è evidente come le appartenenze di scuderia contano veramente poco. E ancora di più, ciò fa emergere che la politica se si trova vicina su certi argomenti, figuriamoci sulle emergenze di una comunità, in questo caso quella algherese, che invece continua a dividersi e guerreggiare sotto effigi che oramai, almeno a livello locale, hanno poco senso, mentre poi si unisce su temi di grande valore. Tradotto: conta il valore delle persone sia che si parli di “uteri in affito” o di igiene urbana, programmazione turistica, regolamento suoli pubblici o asfaltare le strade.
Nella foto Elias Vacca
S.I.