ALGHERO – Non c’è pace per i suoli pubblici ad Alghero. Questa amministrazione, tramite un regolamento ideato e voluto dall’allora assessore Natacha Lampis (in connessione con l’area politica di sua espressione), ha provato a mettere ordine al settore, ma, è evidente, che ancora c’è tanto da fare per raggiungere l’obiettivo prefissato. Del resto, il caos non è stato arginato e sicuramente ci sono molti più tavoli e sedie sopra strade e marciapiedi. Ben venga la diffusione e crescita di attività commerciali, ma ci sono esempi che forse era meglio gestire meglio come la presenza al centro di piazza storiche dei tendaggi e allestimenti da bar.
Ma nell’ultimo Consiglio Comunale non si è parlato, ad esempio, di Piazza Civica, ma del “Cafferino”. Ubicato dove prima insisteva un negozio di fiori e poi una gelateria, nei pressi dei Giardini Manno, davanti all’ex-Casa del Caffè, da qualche tempo è stato rilevato da proprietari non del posto che hanno subito realizzato un servizio ritenuto da tutti di ottimo livello, pur sempre trattandosi in un bar diurno. E’ stato il consigliere della maggioranza di centrosinistra, Vittorio Curedda, a domandare all’amministrazione se fosse tutto in regola visto il posizionamento di una veranda esterna piuttosto ampia. Ha riposto il dirigente, Guido Calzia, che ha affermato che non c’erano problemi e tutto era in regola e che comunque ci sarebbero state ulteriori verifiche.
Ma, per arginare il gossip e accuse pregiudiziali, abbiamo chiesto direttamente al progettista ovvero l’ingegnere Francesco Cilliano. “La superficie autorizzata è conforme al regolamento dei suoli pubblici di Alghero ed è stata autorizzata già dall’anno scorso ed abbiamo già fatto istanza per ottenerla anche per anno prossimo”, inoltre, “la struttura è una tenda conforme con quanto previsto dal Comune e la pedana pure”, e infine, “è stata attivata una pratica Duap a zero giorni perchè le strutture di quel tipo, ovvero tenda e pedana al servizio di un attività commerciale, sono esenti da un’autorizzazione paesaggistica”. Tutto in regola, dunque. Resta il fatto che se sono sorti dei dubbi nella maggioranza che governa, sul tema, è evidente, che c’è ancora qualcosa da calibrare sul tema e di certo il regolamento voluto dalla sinistra radicale non ha prodotto quelle migliorie attese.
Nella foto il Cafferino
S.I.