ALGHERO – Ma cosa sarebbe successo se l’ambasciatore Phillips avesse deciso di cambiare tragitto? Una domanda che, tra l’ironico e l’irato, si stanno ponendo in queste ore gli algheresi. I più critici evidenziano che “per la visita degli ospiti illustri si trovano i denari per pulire la città, mentre per gli algheresi e i turisti niente”. Un agire assimilabile ad atteggiamenti da riverenza borbonica.
Ma ovviamente non è così. La verità sta sempre nel mezzo: un percorso stabilito da tempo, pianificato con la sicurezza e forze dell’ordine, ha visto lo stesso ottenere un migliore trattamento di come oramai siamo abituati a vedere Alghero. Quello che deve sorprendere è il perchè la Riviera del Corallo si trovi in una condizione igienica come quella attuale. Mai era accaduto prima che nei mesi “di spalla” e addirittura in quelli freddi ci fossero cassonetti stracolmi, strade sporche, verde abbandonato e intere zone dimenticate.
E tale situazione, oltre essere sotto gli occhi di tutti, viene palesata più volte al giorno dai cittadini con la pubblicazione di foto sui social. Per questo la domanda di inizio articolo, tra serio e faceto, non può che far nascere qualche curiosità. Interrogativi sopiti subito dalle immagini in allegato che mostrano come dal centro alla periferia la condizione sia pessima. Spiagge ancora sporche e interi quartieri che non vedono lo sfalcio dell’erbacce da mesi fino a scuole o giardini in pieno centro, ad esempio a Sant’Agostino, che paiono delle piccole giungle. Fino ad arrivare a luoghi attigui ad hotel e strutture ricettive dove il decoro è oramai un ricordo remoto. Dunque, meglio così: il protocollo sulla sicurezza ha evitato ad Alghero una brutta figura.
Nella foto la zona tra Lido e Petraia
S.I.