ALGHERO – Se da una parte il Centro-Destra si presenta unito e prova ad iniziare a definire, non senza qualche discussione interna e differente veduta, il percorso per l’individuazione delle figura che dovrebbe andare a svolgere il delicato ruolo di Sindaco [Leggi], nelle altre aggregazioni e partiti, si ragiona sui medesimi temi. Ovviamente con le dovute differenze. Infatti se da una parte i 5 Stelle essendo un solo partito devono guardare solo dentro casa loro o poco intorno per indicare le candidature al massimo utilizzando le consultazioni via web, nel Centrosinistra aprioristicamente non dovrebbe essere così. Nel senso che si tratterebbe di una coalizione. Ma, il condizionale è d’obbligo, infatti, è evidente, che a parte il Partito Democratico, le altre forze di quella storica alleanza sono quasi scomparse dai radar. Ed è cosi che l’area di Centrosinistra appare quella più disorientata. La débacle delle Politiche si è fatta sentire e l’effetto durerà ancora per molto. Almeno fino a quando non si costituirà un Governo Nazionale e quelle forze, come pare, si posizioneranno all’opposizione al fine di riorganizzarsi in vista dei futuri appuntamenti.
Perciò viene difficile pensare a delle “Primarie” di coalizione visto che, soprattutto a livello locale, i partiti della coalizione classica che un tempo faceva capo all’Ulivo di Prodi e compagni pare oramai essere sfaldata. Resiste il Partito Democratico. Più facile che siano i dem a fissare una data, in vista delle elezioni di maggio 2019, in cui si faranno delle consultazioni interne (o appena allargate) per scegliere il candidato a sindaco. Tra i nomi in lizza resta in pole position quello di Mario Bruno, che dunque tenterebbe il secondo mandato (salvo impedimenti extra-politici il cui responso si saprà a metà maggio), ma non solo. Infatti, qualora l’attuale Sindaco decidesse o non potesse farlo, anche per una sua eventuale corsa (data da alcuni per certa) alle Regionali di febbraio prossimo, si fanno i nomi di Raimondo Cacciotto, Gabriella Esposito e, candidatura che pare stia trovando sempre più maggiore consistenza, quella di Giusi Piccone. Ovviamente tutto questo se, entro le scadenze che saranno fissate, questi rappresentanti politici saranno nuovamente tesserati col Pd. Ma, questo passaggio, appare oramai non più troppo lontano. Mentre tra coloro che sono le “colonne” dell’attuale Partito Democratico algherese si fanno i nomi di Mario Salis, Mimmo Pirisi e Alma Cardi. Questi, insieme a coloro che arrivano dalla lista civica di Bruno, potrebbero partecipare alle “Primarie”.
Ma, c’è un’altra possibilità. Quella che si potrebbe chiamare “Terza via” e che da diversi anni, alcuni, cercano di indicare ovvero una sorta di “Grande alleanza” per Alghero fondata su punti programmatici ben precisi. Una sorta di “Contratto alla Tedesca” derubricato alle necessità della Riviera Catalana d’Italia. Una strada che recentemente ha indicato anche il Partito dei Sardi che ha trovato “sponda” anche in una delle colonne storiche del Centrodestra ragionale i Riformatori Sardi e che, soprattutto, pare non essere osteggiata anche da altre porzioni importanti dell’area di Centrodestra. Si partirebbe dalla definizione di un polo autonomista per poi allargarlo a chi condivide quella che è stata chiamata, ad esempio, “Convergenza Alghero”. Nome poco musicale ma che rende l’idea. A quel punto le “Primarie” potrebbero anche essere solo un passaggio tecnico interno al Pd e poco più.
Del resto Alghero, e in generale il suo territorio, ha bisogno di risposte certe, veloci e soprattutto sui grandi temi. Una svolta che è attesa da tempo finalizzata a far uscire quest’area della Sardegna, potenzialmente ricchissima, dalla perdurante crisi economica, sociale e anche politica. Senza considerare che c’è l’ex “spauracchio” 5 Stelle oramai divenuta una solida realtà e, anch’esso, com’è normale esprimerà un proprio candidato a sindaco probabilmente tramite la consultazione del web. Per adesso, comunque, il nome che pare più vicino ad una candidatura tra i pentastellati è quello dell’attuale consigliere comunale Roberto Ferrara. Ma, come per tutte le forze politiche e aggregazioni, la situazione, visti anche gli anomali accadimenti nazionali, a dir poco fluida. Certamente con le Regionali e Comunali fra pochi mesi c’è poco da tempo da perdere e molto da lavorare, per Alghero.