ALGHERO – Non si placano, e anzi perdurano lasciandoci presagire diverse puntate, le zuffe con oggetto le cose che si sarebbero potute fare, ma non sono state fatte e quelle che si dovrebbero fare, ma sarebbe meglio farle diversamente e viceversa. Dinamiche, tra l’altro, connesse ad una classe politica che, in ruoli diversi, è nell’amministrazione algherese (tra opposizione e maggioranza) da anni. Una litania, spesso, ma non sempre, utile a “macinare acqua” e poco più.
Nuovo pomo della discordia Villa Maria Pia. Luogo storico e di grande valore, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche geografico: la sua posizione all’ingresso nord di Alghero è, del resto, una sorta di porta e dunque rappresenta una prima accoglienza per chi giunge (la stragrande maggioranza di persone) dall’aeroporto, porto di Porto Torres e dalla 4 corsie e Due Mari. Una sorta di varco e via d’accesso obbligata che, potrebbe diventare, il principale “welcome” della Riviera del Corallo.
Tutto questo incastonato in un posto unico che dovrebbe fungere anche da collante con l’area sportiva di Maria Pia (e magari a breve pure parco e area ricettiva oltre che eventi) e perfino con il litorale pinetato e non solo che sorge a poche centinaia di metri. E cosa meglio della massima assise cittadina può rappresentare questo “benvenuto”? Certamente non solo lavori consigliari, ovviamente in attesa della fine dei lavori di Palazzo Civico in via Columbano, adunanze plenarie, commissioni, riunioni e, cosa forse più importante, spazi di grande levatura utili anche per ospitare manifestazioni culturali (artistiche, sociali, politiche, mercantili, etc). A questo, come già emerso, potrebbe aggiungersi, a pochi metri dalla laguna del Calich e come ingresso verso la baia delle Ninfe e Capo Caccia, e ne avrebbe ulteriore senso, anche una sede del Parco di Porto Conte utile non solo ad ospitarne le assemblee (visto che Tramariglio appare troppo lontano) ma anche uffici e soprattutto, anche in questo caso, “accoglienza” e “information point”.
“Una grande Alghero ha bisogno di spazi che tornino a vivere, di patrimonio che non sia solo memoria, ma opportunità per la comunità. Luoghi come questo devono essere parte di un disegno più grande. La bellezza, da sola, non basta. Servono visione e coraggio”, queste le parole dell’assessore Enrico Daga che, insieme al Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, altro convinto sostenitore di tale progettualità, cosi come l’intera Amministrazione Cacciotto, sta portando avanti la definizione della rinascita di Villa Maria Pia che, ricordiamolo, forse sarebbe potuta essere un ottima struttura ricettiva se la normativa e la volontà politica fosse andata più incontro ai privati, precedenti gestori
Ma, oramai, quello è il passato. Adesso lo splendido complesso, che rischiava di finire ancora più in abbandono e degrado, può avere nuova vita. La speranza è che non passi troppo tempo dalle parole ai fatti, ma non si dovrebbe andare oltre il mese di Aprile. A quel punto, la Città e suo Territorio vedranno riqualificato e rimesso in vita un immobile che, come giustamente indicato dallo scritto e studioso Marcello Farinelli (https://www.racocatala.cat/opinio/article/66793/vila-maria-pia-memoria-historica-lalguer?fbclid=IwY2xjawIeYotleHRuA2FlbQIxMAABHYWR4BfvSHhvPZJxu9r-xnRA4_vzQPlcZABS4A91zzn–mlWUr3qEXiEYg_aem_yERe3hkSuNZBml0NwjbYUw) rappresenta la memoria storica di Alghero.
Nella foto il presidente Pirisi in un recente sovralluogo a Villa Maria Pia