SASSARI – Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della Compagnia di Porto Torres hanno tratto in arresto C.A., sorsese, classe 69, disoccupato, gravato da provvedimento di ammonimento, accusato di “stolking” nei confronti della ex moglie. Già da diverso tempo andavano avanti le condotte persecutorie del C.A. che avevano costretto l’ex consorte a rivolgersi alle autorità per arginare le continue molestie, minacce ed insulti con cui veniva quotidianamente fatta segno. Nemmeno il provvedimento dell’ammonimento era bastato ad ingenerare nel C.A. il convincimento che non stesse avendo un comportamento corretto nei confronti della donna.
Il C.A., ex autista professionale, ora disoccupato, percepisce il mantenimento dalla ex moglie, disposto dal giudice e, nonostante questo le continue molestie. Nel pomeriggio di ieri la donna, come ogni mese, si era recata a Sorso per portare l’assegno alimentare al marito nullafacente ed in quella circostanza, lo stato di elevata alterazione psicofisica, forse legato ad una eccessiva assunzione di alcool, aveva scatenato nel C.A. l’ennesima reazione persecutoria nei confronti della donna. Minacce di morte, voce altissima, discorsi sconnessi e la paura di un gesto sconsiderato hanno costretto la malcapitata a chiudersi in macchina e solo dopo aver composto il “112”, con l’arrivo dei carabinieri della Compagnia di Porto Torres che hanno assistito alla scena, si è potuto ristabilire la calma.
L’uomo, anche alla presenza dei militari, continuava a minacciare l’ex moglie in lacrime ed a questo punto era lampante ed evidente che non era possibile adottare misure alternative al fine di tutelare l’incolumità della donna. Per questo motivo sono scattate le manette nei confronti del C.A. che è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori. Nella giornata di oggi, davanti al tribunale monocratico di Sassari, durante l’udienza di convalida dell’arresto, è stata disposta per C.A. la misura cautelare degli arresti domiciliari con il costante controllo mediante braccialetto elettronico.