ALGHERO – E’ il gruppo consigliare di Forza Italia Alghero a fare una proposta che non può essere sottovalutata e dovrebbe essere fatta propria dalla Regione previa indicazione urgente del Consiglio Comunale del centro catalano. Michele Pais, Nunzio Camerada e Maurizio Pirici chiedono che venga istituito il “Reddito di inclusione sociale”. Una proposta che servirebbe ad arginare il rischio povertà di una larga fetta della società sarda che già si trova in grave difficoltà. Ciò si lega a doppio filo a quella che è la condizioni di tanti comuni, in primis Alghero, dove la disoccupazione è oramai alle stelle.
“Intraprendere ogni azione nei confronti della Giunta Regionale che ritenga utile e necessaria al fine di scongiurare che i principi e le finalità che con la legge che introduce in Sardegna il reddito d’inclusione sociale si riducano a mere enunciazioni d’intenti a fronte di una situazione che per stessa ammissione degli estensori e promotori della legge è grave ed allarmante”, questo chiedono gli esponenti di centrodestra attraverso una mozione (qui di seguito pubblicata integralmente) che sarà discussa in via Columbano non appena lo deciderà l’amministrazione Bruno.
I sottoscritti Consiglieri comunali chiedono che venga inserito nell’ordine del giorno del primo Consiglio comunale utile la discussione della sottoestesa mozione.
premesso che con legge regionale n. 18 del 2 agosto 2016 è stato istituito il reddito di inclusione sociale (REIS) quale misura specifica di contrasto all’esclusione sociale e alla povertà ed è stato contestualmente istituito il Fondo regionale per il reddito di inclusione sociale nel quale confluiscono le risorse necessari all’erogazione del suddetto reddito;
premesso, altresì, che l’articolo 14 della predetta legge regionale prevede che entro sessanta giorni dalla sua entrata in vigore la Giunta con propria deliberazione definisce le linee guida concernente i criteri e le modalità di ripartizione degli stanziamenti, nonché l’ammontare minimo e massimo dell’erogazione del sussidio economico ed altre misure necessarie all’attuazione delle legge;
rilevato che ad oggi, a più di sessanta giorni dalla scadenza del termine previsto dall’articolo 14 della legge regionale n. 18 del 2 agosto 2016, la Giunta Regionale non ha ancora provveduto ad adottare la suddetta deliberazione redendo impossibile l’attuazione delle misure relative al reddito d’inclusione sociale ed il perseguimento delle finalità prefissate dal legislatore regionale;
rilevato, altresì, che le risorse stanziate al fondo per il 2016 ammontano a poco più di 33.000.000 di euro e che non sarà possibile assegnarle se prima della fine del corrente anno, alla quale mancano appena due mesi, la Giunta non procederà all’emanazione della suddetta deliberazione attuativa col risultato che i sardi che ne avrebbero diritto dovranno rinunciare per il 2016 ad una fondamentale forma di sostentamento;
osservato che la legge regionale che introduce in Sardegna il reddito d’inclusione sociale è stata proposta ed approvata per garantire il “diritto fondamentale della persona umana a risorse e prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana” sulla scorta di un quadro giudicato dal legislatore regionale “grave ed allarmante” in una regione nella quale “esistono 147 mila famiglie in stato di povertà, oltre il 20 per cento di quelle residenti nell’isola, cioè più di 400 mila individui” mentre “la media nazionale si attesta al 17,7 per cento”;
osservato, altresì, che con l’approvazione della legge regionale n. 18 del 2 agosto 2016 l’Amministrazione Regionale ha ribadito che “La grande sfida per il futuro è di abbattere la povertà e le forme di precariato che stanno disgregando ed annientando la società sarda e creare condizioni di sussistenza di base per il diritto alla felicità di tutti/e”.
dato atto delle aspettative e delle speranze ingenerate nell’opinione pubblica e presso numerose famiglie sarde dalla notizia che ha avuto ampia diffusione mediatica dell’erogazione di un reddito di cittadinanza;
dato atto, altresì, dell’elevato numero di sardi e della gravità della situazione nella quale versa il 20% della popolazione sarda per stessa ammissione degli estensori e promotori della legge che introduce in Sardegna il reddito d’inclusione sociale;
tutto ciò premesso
tutto ciò premesso il Consiglio comunale impegna Sindaco affinchè intervenga nei confronti del Presidente della Regione e della Giunta Regionale perché provvedano all’adozione della deliberazione della Giunta Regionale con la quale, ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale n. 18 del 2 agosto 2016, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della suddetta legge dovevano essere definite le linee guida concernente i criteri e le modalità di ripartizione degli stanziamenti nonché l’ammontare minimo e massimo dell’erogazione del sussidio economico ed altre misure necessarie all’attuazione delle legge;
Intraprendere ogni azione nei confronti della Giunta Regionale che ritenga utile e necessaria al fine di scongiurare che i principi e le finalità che con la legge che introduce in Sardegna il reddito d’inclusione sociale si riducano a mere enunciazioni d’intenti a fronte di una situazione che per stessa ammissione degli estensori e promotori della legge è grave ed allarmante.
Michele Pais
F.to Maurizio Pirisi
F.to Nunzio Camerada
Nella foto i consiglieri di Forza Italia Alghero
S.I.