Zona Franca: mozione ad Alghero

ALGHERO – “Si tratta di un provvedimento strategico per lo sviluppo della Regione Sardegna il cui iter avviato dalla Giunta Cappellacci ha subito un brusco arresto da parte della Giunta Regionale di sinistra in carica, guidata da Pigliaru e Partito Democratico”. Cosi Michele Pais che, insieme ai consiglieri di centrodestra Maurizio Pirisi, Nunzio Camerada, Monica Pulina, Donatella Marino e Alessandro Loi, ha presentato una mozione sull’istituzione della Zona Franca regionale.

“Riteniamo sia un tema rispetto al quale si debba ricercare la massima unità dei Sardi e della Sardegna, senza sciocche divisioni o pretendere inutili primogeniture. Insieme ai colleghi sottoscrittori, chiediamo che si porti a compimento ciò che faticosamente si è iniziato e solo parzialmente riconosciuto da uno Stato ed un’Europa, spesso matrigne per nostra colpa ed incapacità”.

“Si tratta di una mozione “aperta”, suscettibile di integrazione e modulazione dai contributi di idee che sul tema potranno svilupparsi nella discussione in aula che, ci auguriamo, possa avvenire già nel prossimo Consiglio Comunale. A breve terremo una conferenza stampa, a cui seguirà l’organizzazione di un dibattito pubblico sul tema”.

Nella foto il Consiglio Comunale

S.I.

Al sig. Sindaco di Alghero
Al sig. Presidente del Consiglio

Premesso che
La Sardegna attraversa una fase di grave difficoltà economico-sociale, che vede un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa (dati Eurostat), 350 mila famiglie a rischio povertà, 450mila sardi senza lavoro, una variazione di Pil (0,2%) inferiore alla media del Mezzogiorno d’Italia (1,0%);
Tale situazione è aggravata da uno svantaggio permanente, derivante dalla condizione di insularità e dal divario infrastrutturale sofferto dalla Regione rispetto ad altre aree dello Stato e dell’Unione Europea;
Nella XIV Legislatura regionale, Giunta Cappellacci, è stata promossa una serie di azioni per alleviare il peso del fisco e per il riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna, formalizzate con le deliberazioni della Giunta n. 8/2 del 7 Febbraio 2013, 9/2 del 12 Febbraio 2013, 23/1 del 24 Giugno 2013;
La Giunta regionale ha approvato altresì la delibera n. 39/30 del 26.9.2013 per “proseguire e reiterare le azioni nei confronti dello Stato italiano affinché lo stesso formalizzi l’istanza all’Unione Europea volta ad ottenere l’extra-doganalità di tutto il territorio della Sardegna (zona franca integrale) conseguibile o con la modifica/integrazione del codice doganale europeo, aggiungendo la Sardegna altri territori extra-doganali individuati dallo Stato italiano, ovvero dando seguito a quanto previsto dal medesimo codice in materia di determinazione delle zone franche dove si stabilisce che gli stati membri possono destinare talune parti del territorio doganale della Comunità dell’Unione a zona franca (…) e per ogni zona franca, lo Stato membro stabilisce l’area interessata e i punti di entrata e di uscita”;
La possibilità per lo Stato di formalizzare all’Unione Europea le determinazioni che istituiscano in tutto il territorio della Sardegna la zona franca è stata confermata anche durante l’incontro con il vice-presidente della Commissione UE durante l’incontro avvenuto a Roma il 20 Settembre 2013;
Sempre con la delibera n. 39/30 del 2013 la Giunta ha altresì stabilito “di proporre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, interpretando estensivamente il D.Lgs. n. 75/1998, un’unica perimetrazione dell’intero territorio regionale quale coincidente con i confini naturali dell’isola e delle sue isole minori circostanti”;
Con nota n. 9015 dell’11/12/2013 il presidente della Regione ha trasmesso la delibera di cui sopra al Presidente del Consiglio dei Ministri, significando di aver fatto proprie le indicazioni dei territori riguardo ad un’interpretazione estensiva del D.Lgs n. 75/1998 e di in individuare un’unica zona franca regionale con perimetrazione coincidente con i confini naturali dell’isola e delle sue isole minori, ha chiesto di procedere ed ottemperare alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 2 del D.Lgs. n. 75/1998 in ordine alla delimitazione territoriale della zona franca ed alla determinazione di ogni altra disposizione necessaria per l’operatività della stessa, da effettuarsi tramite apposito decreto;
Contestualmente è stata reiterata l’istanza allo Stato italiano affinché formalizzasse l’istanza all’Unione Europea affinché si proceda alla modifica/integrazione del codice doganale europeo, Sardegna altri territori extra-doganali individuati dallo Stato italiano, ovvero dando seguito a quanto previsto dal medesimo codice in materia di determinazione delle zone franche dove si stabilisce che gli stati membri possono destinare talune parti del territorio doganale della Comunità dell’Unione a zona franca (…) e per ogni zona franca, lo Stato membro stabilisce l’area interessata e i punti di entrata e di uscita”;
Il 6 Novembre del 2013 il Consiglio ha approvato la proposta di legge nazionale recante la “Istituzione di un regime di zona franca fiscale e doganale integrale nel territorio della Regione Autonoma della Sardegna”;
Parallelamente al fine di stabilizzare i primi interventi destinati ad alleviare la pressione fiscale, al termine di una vertenza serrata con lo Stato, la Giunta precedente ha ottenuto la revisione dell’articolo 10 dello Statuto, con l’art. 1, comma 514 della 27 dicembre 2013, n. 147. L’articolo 10 dello Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, e’ stato pertanto sostituito dal seguente: «Art. 10. — La Regione, al fine di favorire lo sviluppo economico dell’Isola e nel rispetto della normativa comunitaria, con riferimento ai tributi erariali per i quali lo Stato ne prevede la possibilità, può, ferma restando la copertura del fabbisogno standard per il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione: a) prevedere agevolazioni fiscali, esenzioni, detrazioni d’imposta, deduzioni dalla base imponibile e concedere, con oneri a carico del bilancio regionale, contributi da utilizzare in compensazione ai sensi della legislazione statale; b) modificare le aliquote in aumento entro i valori di imposizione stabiliti dalla normativa statale o in diminuzione fino ad azzerarle».
Nel proseguire la battaglia per la fiscalità di vantaggio, con la legge regionale n. 7 del 2014 il Consiglio stabiliva che “ai sensi dell’articolo 8, primo comma, lettera d), e secondo comma della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), nelle entrate spettanti alla Regione sono comprese anche le imposte di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati generate nel territorio regionale anche se riscosse nel restante territorio dello Stato”.
Tale provvedimento rappresentava un’azione di rottura per rivendicare i proventi delle accise sui prodotti fabbricati nel territorio regionale e consentire pertanto una maggiore disponibilità di risorse, tesa a ridurre il prezzo dei carburanti;
La norma, impugnata dal Governo, è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale in un giudizio che, per volontà dell’attuale Giunta, non ha visto la difesa della Regione Autonoma della Sardegna;
Da allora non risulta nessuna nuova iniziativa concreta né da parte del Governo nazionale né da parte della Giunta regionale;
L’unico atto concreto adottato nella XV Legislatura è l’aumento dell’IRAP, disposto con l’articolo 3 della Legge Regionale 9 marzo 2015, n. 5;
Che il Parlamento europeo su sollecitazione dell’euro parlamentare sardo, Onorevole Salvatore Cicu, ha approvato una Risoluzione per l’attuazione dell’Art. 174 Trattato del funzionamento Unione europea, per impegnare la Commissione europea a sostenere le Regioni insulari in materia di trasporti, continuità territoriale, trasferimenti di risorse e fiscalità di vantaggio,
Tutto ciò premesso,
Il Consiglio Comunale,
IMPEGNA SINDACO E GIUNTA
Affinchè solleciti il Governo regionale a porre in essere ogni azione utile e concreta al fine di riprendere e rilanciare le azioni tese a perseguire una politica di fiscalità di vantaggio ed in particolare per completare l’iter per il riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna iniziato dalla Giunta Cappellacci e a sostenere in Europa l’azione intrapresa in favore della Sardegna da Forza Italia su imput dell’Onorevole Cicu.
Alghero, 7.11.2017
Michele Pais

F.to Maurizio Pirisi
F.to Nunzio Camerada
F.to Monica Pulina
F.to Donatella Marino
F.to Alessandro Loi